Protezione da fulmini e da sovratensioni.

Rischi da scariche atmosferiche
Il rischio da scariche atmosferiche, per quanto spesso sottovalutato, può esser causa di gravi e seri danni alle persone, alle strutture e ai servizi. Nello specifico è necessario considerare non solo la possibilità di scariche dirette di fulmini, ma anche e soprattutto il fenomeno delle sovracorrenti indotte da scariche che non colpiscono direttamente le strutture.
Infatti, come riportato dalla Norma CEI EN 62305-1, un fulmine che colpisce una struttura può causare danni alla struttura stessa, ai suoi occupanti ed al suo contenuto, compresi i guasti agli impianti interni( utenze elettriche a vario titolo, da complessi macchinari industriali a delicate apparecchiature elettroniche). I danni possono estendersi anche nelle vicinanze della struttura e possono talvolta interessare l’ambiente circostante. Fondamentale ai fini di una corretta valutazione sono le caratteristiche funzionali e dimensionali della struttura.

/ Valutare efficacemente il rischio da scariche atmosferiche e sovratensioni, e dimensionare adeguate protezioni consente di evitare gravi danni, quali:

– danneggiamento di edifici (per effetto di incendi);
– perdita di funzionalità per servizi pubblici e privati (es.: abitazioni, uffici, aziende agricole, esercizi commerciali, impianto industriale, servizi di telecomunicazioni e di approvvigionamento energetico);
– lesioni agli occupanti;
– danneggiamento cumulato per impatto su materiali combustibili, materiali esplosivi, impianti elettrici ed elettronici, e apparecchi e servizi a questi collegati;
– effetti indesiderati su strutture particolari (es. con difficoltà di evacuazione, in cui possono verificarsi episodi di panico, con eventuale effetto domino o con conseguente pericolo per l’ambiente).
La necessità di valutare questo rischio e adottare misure di protezione contro le sovratensioni trova origine in diversi disposti di legge e norme tecniche, tra cui il D.Lgs. 81/2008 all’art. 80 e seguenti che contiene un esplicito riferimento alla fulminazione diretta e indiretta ed alle sovratensioni.
I testi legislativi sottolineano quindi l’importanza della redazione della valutazione dei rischi dovuto al fulmine aggiornata secondo le precise norme tecniche vigenti (anche come richiesto dall'ISPESL/INAIL in occasione delle verifiche a campione ai sensi del DPR 462/2001).
Pired elabora il documento di valutazione di rischio da scariche atmosferiche ai sensi della CEI EN 62305 (con il recente aggiornamento CEI 81-10;V1 del 1° ottobre 2008) e suggerisce l’adozione di sistemi di protezione.